tempi antichi

LE SVARIATE CONCEZIONI CIRCA GESU’ @alfredoantonini

Forma e sostanza

Ad un certo punto le fonti riportano come verso il secondo secolo gli ebrei,qua è da vedere se per ebrei venivano generalmente intesi anche i giudeo cristiani ma dal contesto è probabile sebbene non troppo bene specificato,vennero cacciati da Roma perchè seguaci del Cresto.Non abbiamo a che fare solo con una questione linguistica ma anche sostanziale.Il Cristo era il Messia ebraico storico politico al quale gli Apostoli poco prima dell ascensione chiedevano notizie sulla ricostituzione del Regno di Israele,il Cresto era una delle forme dell uomo buono spoliticizzato alla base dell etno religione cristiana romana.

Il cristianesimo muta

Tra i seguaci di Cristo era forte l attesa messianica in senso nazionale cosi come la speranza che fosse imminente.Gia Paolo aveva declinato in senso ellenistico la concezione di Gesù sebbene qualche speranza di vedere durante la sua vita gli eventi legati alla Gerusalemme celeste forse,come pare in Atti,la nutriva ed era forse anche relativa al regno terreno ? Speranza che però non aveva ben espresso perchè magari non voleva o non poteva farlo sapere ai romani.Si tratta di una congettura. quel che è certo è che sta di fatto che il complesso del suo atteggiamento avrà la conseguenza storica di finire per gettare le basi di un cristianesimo etno romano dove la vicenda politica e storica di Gesù finira per diventare secondaria rispetto alla necessità della conversione dei Gentili ed all adattamento della figura di Gesu al mondo classico piuttosto che al contrario adattare il mondo dei nuovi convertiti a quello giudaico dal quale invece si è slegato,vuoi per il contesto storico sociale,vuoi per la concezione teologica già parzialmente ellenistica,introdotta dal medesimo Paolo.

Paolo apostata ?

7Re Agrippa, credi alle promesse dei *profeti? Io so che tu ci credi! (Atti 26,27).Qua chiaramente si fa riferimento a profezie sulla venuta del Messia,ma si tratta del Messia nazionale dell ebraismo colui che compare nelle profezie.Ricordate la profezia di Isaia sull uomo germoglio dal tronco della stirpe davidica.Quindi come fa Paolo a richiamare le profezie che preannunciano colui che che porterà alla ricostituzione del Regno di Israele ed a rinnegare al tempo stesso l ebraismo? Forse attende il momento non sapendo bene in che modo andranno le cose e prima di allora e si mette al riparo con due discorsi diversi a due pubblici diversi.Come se la sua opera fosse fatta di segmenti scollegati.Teme le ire dei Gesuani circoncisi qualora la venuta andasse secondo la loro visione più vicina a quella giudaica e non secondo quella paolina?

Se così era ,l atteggiamento di Paolo ricorda quello cauto di Gesù in Giovanni 7 : https://www.laparola.net/testop.php?riferimento=Giovanni%207%3A14-24 1 Dopo questi fatti Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
2 Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne; 3 i suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va’ nella Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. 4 Nessuno infatti agisce di nascosto, se vuole venire riconosciuto pubblicament
e. Se fai tali cose, manifèstati al mondo!….6 Gesù allora disse loro: “Il mio tempo non è ancora venuto.” 

La cautela di Gesù è simile in apparenza ma cosa diversa nel concreto.tutta la vicenda è cristocentrica,non è Paolo il protagonista,non è lui sebbene ha preso temporaneamente la scena.Gesù confida nei tempi dell opera divina che non forza e non sovrainterpreta.Paolo confida di più nella sua stessa interpretazione strategica e teologica.Gesù disse che la salvezza veniva dai Giudei,è un dato di fatto che loro erano tutti circoncisi in quel momento e mai Gesù li ha indicati come falsi circoncisi come invece ha fatto Paolo che ,in ujn passo drammatiche vedremo tra poco,rinnegherà pure la sua stessa circoncisione

Passo dopo passo

Come già ho sostenuto quello di Paolo rappresenta uno step intermedio,non è questione di considerare Paolo il fondatore del cristianesimo post ascensione ma,leggendo ciò che riporta Giustino,considerato che già da subito si sono manifestate esistere diverse cellule di seguaci di Gesù in conflitto tra di loro,Paolo rappresenta un passo della svolta che porta i giudei gesuani ad essere sostituiti dai gentili e dal loro modo di declinare la nuova religiosità,premesso che anche tra i gesuani esisteva una spaccatura tra coloro che dai gentili stavano alla larga e tra coloro che pur mantenendo l identità giudaica li accettavano nella loro diversità.Si tratta di una svolta lunga e complessa che verrà sancita infine dal Concilio di Nicea.

Paolo rinnega le origini

Non è neppure certo se l attesa di Paolo era solo per il Regno dei cieli oppure anche per quello di Israele.Lo dico perchè nel parlare del suo essere stato ebreo figlio di ebrei della tribù di Beniamino lui dice che queste caratteristiche non erano una ricchezza ma inutile e detestabile,usa il termine skubala che si traduce ugualmente con immondizia ed escremento. :  io, circonciso l’ottavo giorno, della razza d’Israele, della tribù di Beniamino, ebreo figlio d’Ebrei; quanto alla legge, fariseo; 6 quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile. 7 Ma ciò che per me era un guadagno, l’ho considerato come un danno, a causa di Cristo. 8 Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo 9 e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede. https://www.laparola.net/testo.php?riferimento=Filippesi+3%3A5-9&versioni[]=Nuova+Riveduta

GESU’ MAI’ HA RINNEGATO LA SUA EBRAICITA’ mentre Paolo arriva a dire : 2 guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno circoncidere! 3 Siamo infatti noi i veri circoncisi (Filippesi 3,2)

La conversione dei gentili

Una delle difficoltà con le quali confrontarsi era il tardare dell avvento del Regno .Gesù era morto e la svolta non si stava manifestando.Probabilmente conveniva non focalizzarsi eccessivamente sul tema.E’n difficile rendersi conto se il Regno era strettamente previsto che doveva essere succedaneo alla conversione dei Gentili,cioè se questa era strattamente parte del piano di ciò che doveva realizzarsi oppure se invece era si richiesta da Gesù ma parzialmente slegata dal Regno .Dovevano diventare tutti giudeo cristiani o abbracciare genericamente qualcuna delle concezioni di Gesù tipo quella etno romana ? La predicazione di Paolo fa pensare alla seconda possibilità tuttavia parrebbe che Gesù non ha lasciato indicazioni dettagliate.Ne consegue che al Concilio di Gerusalemme prevalevano le interpretazioni personali riguardanti i modi di conversione.Anche la precedente riforma liturgica rabbinica del 40 aveva contribuito a scavare un solco tra giudei e giudei cristiani gesuani,credo volutamente con lo scopo di escluderli dall ebraismo.Negli Atti pare che si vuole giustificare il processo in corso con necessità amche diverse da quelle strettamente legate all avvento del Regno : https://www.laparola.net/testop.php?riferimento=Atti%2010%2C44-48&versioni[]=C.E.I.

44 Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso. 45 E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo; 46 li sentivano infatti parlare lingue e glorificare Dio. 47 Allora Pietro disse: «Forse che si può proibire che siano battezzati con l’acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?». 48 E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Dopo tutto questo lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.

Lo strappo teologico di Paolo isola ulteriormente i giudeo cristiani.

Varie concezioni riguardo Gesù:

-Giovanni

Tra gli evangelisti ci sono sottolineature diverse riguardo alla figura di Gesù.Nel Vangelo di Giovanni è forte la presenza del Gesù politico.Il regno di Dio pare legato a quello di Israele.12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele! https://www.laparola.net/testop.php?riferimento=Gv%2012%2C12-13&versioni[]=C.E.I.

Del Vangelo di Giovanni è anche pregante la presenza della frase “io sono la Via la Verita la Vita “.Sembra che nel testo vari dialoghi di Gesù sono volti alla ricerca della verità quasi in chiave socratica.

-Luca

Tuttavia già ci sono evidenze di come questo Regno che è stato reso difficile dal realizzarsi a seguito della morte di Gesù comincia a perdere terreno rispetto ad altri temi .Paolo è focalizzato sulla vicenda della resurrezione e della salvezza.Il suo è il Gesù che salva.Non è certo politico.Così come non lo è in Luca ,anzi l impostazione di Luca è particolarmente ellenistica,oltre contenere molti elementi approssimativi.

-Marco

Marco nella versione originale manca addirittura delle vicende post resurrezione che poi qualche altro ha aggiunto.Anche qua pare esserci una forma di decontestualizzazione della figura di Gesù rispetto a quella nazionale ebraica.Diventa una figura non molto semplice da interpretare in questo Vangelo.Sembra a tratti avvolto da una cortina fumogena.Non si può fare a meno di dire che le note della Bibbia interlineare così come di qualche Bibbia delle Edizioni Paoline nonchè vari studiosi mettono in dubbio che nei primi codici dove compare il testo di Marco egli esplicita la divinità di Gesù in quanto figlio di Dio oppure parla solo di divinità regale e di “completamente unto” riferito alla purezza e forse solo di tipo fisico.Questo potrebbe riportare alla teoria dei due messia,quello spirituale e quello nazionalista messianico.Si tratta di una questione molto delicata e complicata che fa riferimento ai salmi ed al libro di Daniele che implicitamente verrebbero citati dai passi di Marco laddove parrebbe esprimere invece la figliolanza divina ma nei fatti concreti così non sarebbe che fa.A differenza di Paolo abbiamo visto che Marco in origine non si occupa della resurrezione.

-Matteo

In Matteo Gesù sembra essere il novello Mosè che torna dall Egitto per soccorrere gli Israeliti ma non si tratta della salvezza alla quale si riferisce Paolo.Il suo pare un Gesù Maestro che attraverso l esegesi della legge conduce a salvarsi.

Sfumature e ruoli

Dalla figura di Gesù si sono sviluppate varie forme di cristianesimo e varie accentuazioni circa il suo ruolo: il Messia,l Unto regale,Il figlio di Dio ed altre.

@alfredoantonini

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