tempi antichi

GLI ENIGMI DELLA SETTIMANA SANTA ED IL VANGELO APPROSSIMATIVO @alfredoantonini

La vicenda della passione e morte di Gesù letta sotto al profilo storico oppure semplicemente narrativo racchiude una serie di questioni difficili da ricondurre ad un contesto coerente e cronologicamente certo.Cerchiamo di esaminarla per frames tenendo conto di alcuni passaggi evangelici attinenti ma che a volte cronologicamente (segno di Giona) troviamo in momenti non strettamente inseriti tra le pagine specificamente dedicate alla Settimana Santa. E’ probabile che non sapremo mai di preciso come sono andate le cose perchè ogni ipotesi infine un punto critico lo presenta. senza illuderci di trovare una risposta perfetta proviamo ad individuarne una che può al momento essere plausibile e vicina il più possibile ad un modello che armonizza i racconti evangelici,senza nessuno sconfinamento nella teologia ma analizzando semplicemente i testi in modo metodico.Manco è detto che armonizzare i racconti evangelici è la scelta giusta ma su questo tema propendo volutamente per una visione buonista che tende a basarsi sul fatto che al lordo di confusioni ed imprecisioni ognuno degli evangelisti ha raccontato la parte di storia che conosceva senza avere voluto inventare qualcosa,forse ha solamente omesso qualcosa che non conosceva oppure che non voleva scrivere.So che l ultimo capitolo di Marco cosi come lo conosciamo è stato aggiunto a posteriori ma anche qua come metodo non intendo lo stesso applicare uno diverso,se comincio a discutere di ciò che potrebbe essere stato distorto per motivi politici o religiosi apro un vaso di pandora senza però sapere nulla per certo . In definitiva considero tutto buono ,nei limiti di ciò che mi pare reggere un minimo di logica secondo la mia interpretazione della logica medesima.

Proseguendo con la lettura vi accorgerete che va da se che il calendario indicato nell antico testamento è piu affine a quello di Qumran di quanto lo è quello ebraico,sebbene qumruniani, zeloti. esseni sono tutti quanti ebrei ma appartenenti a fazioni differenti o meglio a sette differenti dal greco secta=dottrina.Pare che c erano anche differenza tra il calendario dei sadducei e quello dei farisei,tuttavia dalle fonti mi pare di evincere che non erano differenze che potevano riguardare il giorno di Pesach quindi le lascio da parte.

Nella parte seguente cerco di schematizzare per punti .

1) Il segno di Giona consta di 3 giorni ed almeno 3 notti.”Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così starà il Figliuol dell’uomo nel cuor della terra tre giorni e tre notti” (Matteo 12:40).

2) shabbat non è solo il settimo giorno ma anche shabbat il giorno di una festa,un giorno di riposo .Sembra più attendibile tradurre shabbat con ” riposo” piuttosto che con “sabato”

3) il calendario esseno ha la nostra mezzanotte che equivale al mezzogiorno, in quello ebraico equivale al tramonto.In base al frammento 4q321 di Qumrum si evince circa il calendario esseno,mentre sappiamo che in quello ebraico la vigilia della Pasqua ebraica cade il 14 del primo mese dell’anno (14 Nisan) , la Pasqua (essena) poteva cadere solamente nei seguenti giorni della settimana:A- mercoledì nel primo e terzo anno del ciclo del calendario esseno B- martedì ‘nel secondo e quarto anno del ciclo del calendario esseno. esseno C- nuovamente giovedì ‘ nel secondo e quarto anno del ciclo esseno.La lettera C , quella del giovedì che si ripete ugualmente al martedì replicando la lettera B non è una mia svista ma si spiega con la minore durata del calendario ebraico, nel secondo e quarto anno, nell’anno esseno cadevano due pasque del calendario ebraico.Una delle conseguenze è che la Preparazione=vigilia di Pesach per gli esseni cade in parte due giorni prima di Pesach ebraica se trasposta sul calendario ebraico mentre quella ebraica il giorno prima di Pesach del medesimo calendario ebraico

4 )”Essi andarono e trovarono tutto come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. Quando l’ora fu venuta, egli si mise a tavola, e gli apostoli con lui. Ed egli disse loro: «Ho grandemente desiderato di mangiar Pesach con voi, prima ch’io soffra; poiché io vi dico che non la mangerò più finché sia compiuta nel Regno di Elohim»(Luca 22:13-16).Da qua si apre un problema : “E trattolo giù, lo involse in un panno di lino e lo pose in una tomba scavata nella roccia, dove nessuno era ancora stato posto. Era il giorno della Preparazione(vigilia di shabbat di Pesach ? vigilia dello shabbat del settimo giorno ? la risposta sembra essere che nel calendario ebraico se LUCA DICE CHE il giorno prima era stata la Preparazione di Pesach quella in apparenza può solo essere tanto Pesach quanto contemporaneamente vigilia di uno shabbath successivo quindi Preparazione dello shabbath del settimo giorno ma vedremo dopo che in parte cosi non è perche dobbiamo tenere conto della questione dell olio ) ,” e stava per cominciare Shabath e le donne che erano venute con con Gesu dalla Galilea, avendolo seguito, guardarono la tomba, e come v’era stato posto il corpo di Gesù” (Luca 23:53-55 ). Attinente a questo momento abbiamo anche 1: “Era la Parasheve(=Preparazione) della Pasqua(quindi di Pesach) ( Giovanni 19:14). 2 : “Allora i GIUDEI perchè i corpi non rimanessero sulla croce durante lo shabbath poichè era la Preparazione e quel shabbath era un grande giorno”(Giovanni 19:31) (quindi appunto era Pesach come al punto 1 ma con l aggiunta del punto 2 si potrebbe pure pensare che in questo caso Pesach era anche contemporaneamente shabbath del settimo giorno)Se settimo giorno e Pasqua/Pesach secondo Giovanni in apparenza cadevano forse il medesimo giorno così come in Luca quel giorno stesso era Pesach ma anche vigilia di shabbath del settimo giorno allora COME HA FATTO GESU A CONSUMARE LA CENA SUCCESSIVA ALLA PREPARAZIONE DI PESACH CHE E NOTA COME IL SEDER DI PESACH (cronologia di Luca) SE È MORTO NEL POMERIGGIO DELLA LA VIGILIA DI PESACH (cronologia di Giovanni)? NON E POSSIBILE PERCHE RISULTA MORTO APPENA PRIMA DI CONSUMARE L ULTIMA CENA.

Oppure parliamo di Pesach e diversi calendari ? Ebbene i racconti si possono armonizzare, l ultima cena,quella dopo la preparazione di Pesach, per via di Giovanni implicitamente ci porta a ipotizzare che, considerando la discrepanza dei calendari tra mezzogiorno esseno, tramonto ebraico e mezzanotte solare, poteva in realtà essere quella dopo la preparazione di Pasqua essena ovvero dopo mezzogiorno,direi in serata a partire dalle 18 solari circa (levitico 23:4-8 : “4 Queste sono le solennità del Signore, le sante convocazioni che proclamerete nei tempi stabiliti.
5 Il primo mese, al decimoquarto giorno, al tramonto del sole sarà la pasqua del Signore; 6 il quindici dello stesso mese sarà la festa degli azzimi in onore del Signore; per sette giorni mangerete pane senza lievito. 7 Il primo giorno sarà per voi santa convocazione; non farete in esso alcun lavoro servile; 8 per sette giorni offrirete al Signore sacrifici consumati dal fuoco. Il settimo giorno vi sarà la santa convocazione: non farete alcun lavoro servile».” ) proseguendo nella notte (dopo le 24 solari), del 14 nisan esseno , mentre tra le 12 e le 18 solari era ancora il 13 ebraico, due giorni scarsi prima-Ma potrebbe anche essere che Luca che non era testimone diretto dei fatti potrebbe essersi riferito ai due calendari in riferimento alle due vigilie ,questo perchè non è la prima volta che da l impressione che non sa bene di cosa parla e quindi nella sua esposizione somma apprendimenti in modo scoordinato .

Abbiamo il successivo arresto dopo il tramonto,orario che quindi a questo punto trascorse le sei ore circa di discrepanza equivale anche all inizio della vigilia di Pesach ebraica,14 nisan che con il passare delle ore diventa poi anche giorno della morte di Gesù avvenuta alla vigilia di Pesach ebraica (come in Luca,come in Giovanni,come negli altri che vedremo poi), prima del tramonto successivo ebraico quando iniziava il 15 nisan , Il seder di 14 Nisan esseno cade in un giorno vigilia di Pesach ebraica ovvero il giorno della crocifissione.Ecco spuegato.

ovvero quando iniziava Pasqua/Pesach ebraica (che in Giovanni in apparenza era anche forse shabbath del settimo giorno ma qua non è determinante),tenuto conto che la mezzanotte essena cade di mezzogiorno solare e quella ebraica cade al tramonto che precede la luce del 15 nisam. Il Seder o cena di Pasqua cade dopo il primo tramonto che precede la prima luce del 15 che nel caso del calendario ebraico è all inizio di ogni giorno ma se il calendario esseno vede la giornata iniziare a mezzogiorno il tramonto che ne precede l inizio è quello del giorno prima ovvero a meta circa del 14 esseno equivalente all inizo del 14 ebraico.PER IL NOSTRO CALENDARIO CHE GIORNO ERA?

5) uno degli evangelisti, Marco, sostiene che le donne comprano l olio il giorno DOPO shabbat,in ogni caso questo può solo essere dopo lo shabbat di Pesach e spiego perche non puo coincidere con quello del settimo giorno, come poteva sembrare in Giovanni; In quanto 1 : quel giorno di Pesach era anche Shabbat (tra poco vediamo quale shabbath=riposo) perche quando Gesu mori’ “… era la Preparazione di Pesach” (vigilia quindi)(Giovanni 19:31) ; in quanto 2 : quando Gesu mori’ “sopraggiunse ormai la sera poichè era la Parasceve(=preparazione),cioè la vigilia di shabbath” (Marco 15:42-43); “e stava per cominciare Shabath”(Luca 23:53-55) (quello del settimo giorno in quanto abbiamo visto che secondo lui Gesu in apparenza muore a Pesach che era anche vigilia di shabbath) ed in quanto 3 : lo stesso Luca sostiene invece che l acquisto/preparazione dell olio fu il giorno PRIMA di shabbath (nel suo caso può solo essere la vigilia di quello del settimo giorno,vigilia che abbiamo visto nel suo caso arrivare in ogni caso dopo Pesach) perché poi “si riposarono durante lo shabbat” quindi non può essere acquistato/preparato in un giorno di Pesach immediatamente precedente il settimo giorno : ne consegue che nella cronologia di Luca in realtà non potevano cadere di seguito Pesach e settimo giorno in quanto avrebbero comprato/preparato l olio il giorno stesso della morte di Gesù che essendo Pesach era appunto di riposo e non si vende ne si compra ne si prepara olio in quel giorno e vorrebbe anche dire ciò che non sta in piedi ovvero che lo shabbat di Marco e’ contemporaneamente quindi Pesach che quindi era di sabato; Non sta in piedi in quanto 4: in questo caso dove erano le tre notti del passo sul segno di Giona (Matteo 12:40) intercorse tra la morte, vigilia di shabbath nella cronologia di Marco ed il giorno della resurrezione caduto il giorno dopo uno shabbath del settimo giorno in quanto primo giorno della settimana ?Per raggiungere le tre notti bisogna aggiungere un secondo shabbath consecutivo e quindi si esauriscono sia quello di Pesach che quello del settimo giorno a prescindere da quale viene prima(ma non si può fare cadere prima quello del settimo giorno perche decade il passaggio successivo : “Or Gesu, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria di Magdala” (Marco 16:9)(il primo giorno della settimana era sempre quello dopo lo shabbath del settimo giorno) e l olio nella cronologia di Marco lo comprerebbero il giorno della resurrezione che in ogni caso cade dopo uno shabbath ed abbiamo visto come necessariamente qua lo shabbath di Pesach deve essere comunque aggiunto e trascorso per giungere al compimento delle tre notti.Quindi considerato il segno di Giona se lo comprano in tale momento accade in ogni dopo il tramonto del secondo shabbath che abbiamo visto puo solo essere quello del settimo giorno ma non si armonizza con Luca.Tuttavia la soluzione sta nella circostanza che DOPO lo shabbath si adatta pure al calendario che ci ha condotto al ciclo esseno perchè in questo caso comunque dopo lo shabbath puo essere dopo quello di Pesach, medesimo giorno di Luca che però preferisce indicarlo come giorno che precede quello del settimo giorno.COME SI SPIEGA ? 6) si spiega che abbiamo quindi un giorno intermedio tra due shabbat dove in ogni caso esaminato, il secondo shabbat può solo essere il settimo giorno quindi sabato prima del tramonto ebraico mentre il giorno intermedio può solo essere tra un giovedi dopo il tramonto ed un venerdì prima del tramonto mentre Pasqua ebraica /Pesach era lo shabbath prima del giorno intermedio ed era di conseguenza a cavallo tra mercoledì dopo il tramonto e giovedì prima del tramonto, la CROCIFISSIONE era prima del tramonto di mercoledì il quale dopo mezzogiorno era gia pasqua essena ma non ancora Pasqua/Pesach ebraica quindi tra le 12 e le 18 ora solare mentre l ultima cena o Preparazione di Pesach che si armonizza con Luca ed anche Marco a questo punto,era prima del tramonto di martedi quindi due giorni prima della pasqua ebraica che abbiamo collocato al giovedi ed in concomitanza con quella essena che cade sempre di mercoledi(in questo caso tra le 12 di mercoledi e le 12 di giovedi) che solitamente cadeva due giorni prima di quella ebraica(in questo caso una porzione di due giorni prima ovvero le ore tra il mezzogiorno ed il traonto).Quale elemento potrebbe confermare questa ipotesi della pasqua essena ? QUESTO : “Venne il giorno degli Azimi nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua,Gesu mandò Pietro e Giovanni dicendo – andate a prepara per noi la Pasqua.Gli chiesero – dove vuoi che la prepariamo ? Rispose – appena entrati in città vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d acqua,seguitelo….” (Luca 22 :7-46).Sulla questione ulteriore degli Azimi che apre altre verifiche ci tornerò magari in futuro,ora qua l importante è l uomo con la brocca d acqua,mentre tra gli esseni erano escluse le donne e quindi la brocca se la dovevano portare gli uomini,al contrario tra gli ebrei la brocca d acqua la portavano le donne. 7) Qua in apparenza c e ANCORA D RISOLVERE la contraddizione che da mercoledì i tre giorni e tre notti del segno di Giona portano al sabato che essendo shabbat richiede di attendere dopo il tramonto quando inizia la quarta notte E quindi GIONA DECADE PERCHÉ SONO 4 NOTTI INVECE CHE TRE? NO! Ecco perché : 8) uno degli evangelisti dice che andarono al sepolcro prima dell alba ma come abbiamo visto un altro sembra dire che già era mattina : “Or nella notte del sabato, quando già albeggiava, il primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l’altra Maria vennero a visitare il sepolcro (Matteo 28:1.)Or Gesu, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria di Magdala (Marco 16:9).Or il primo giorno della settimana, la mattina per tempo, mentr’era ancora buio, Maria di Magdala venne al sepolcro, e vide la pietra tolta dal sepolcro (Giovanni 20:1 testo Diodati),”Nel giorno dopo lo shabbath” (giovanni 20:1 testo Cei).E QUINDI DI PRECISO QUANDO È RESUSCITATO?

6) Il primo giorno della settimana, la mattina molto per tempo, esse si recarono al sepolcro, portando gli aromi che avevano preparato (Luca 24:1).E trovarono la pietra rotolata dal sepolcro. Ma essendo entrate, non trovarono il corpo del Rabbi Yeshua. Ed avvenne che mentre se ne stavano perplesse di ciò, ecco che apparvero dinanzi a loro due uomini in vesti sfolgoranti; ed essendo esse impaurite, e chinando il viso a terra, essi dissero loro: «Perché cercate il vivente fra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordatevi com’egli vi parlò quand’era ancora in Galilea (Luca 24: 2-6).QUINDI ERA MATTINA MA MOLTO PRESTO ED IL SEPOLCRO A QUEL MOMENTO GIA ERA VUOTO. LA RESURREZIONE AVVENNE SI DOPO IL TRAMONTO DELLO SHABBAT DEL SETTIMO GIORNO E QUINDI PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA MA PRIMA DI QUANDO ALBEGGIAVA= PRIMA DI MATTINA CHE SI ARMONIZZA CON “MENTRE ERA ANCORA BUIO” QUANDO SE NON NEL CORSO DELLA NOTTE,NE CONSEGUE LA QUARTA NOTTE NON È COMPLETATA, IL SEGNO DI GIONA È CONFERMATO.NON ABBIAMO OLTRE TRE NOTTI COMPLETE

Oppure così pare.In realtà l’ ipotesi esplicata si basa sul presupposto di considerare allo stesso modo attendibili i quattro evangelisti ma come dobbiamo pesare i passaggi di Luca ? Perchè il suo appare spesso come un Vangelo approssimativo.Prendiamo in esame l episodio del vaso di Alabastro che viene inserito a Cafarnao ed in un momento diverso da quello degli altri evangelisti.Nella parte seguente abbandonerò il precedente schema distinto per punti numerati.

Luca 7;36:50 : “36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; 38 e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
39 A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». 40 Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di’ pure». 41 «Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42 Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». 43 Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44 E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 47 Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». 48 Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». 49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest’uomo che perdona anche i peccati?». 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Paragoniamolo a Marco (14:1-11) :” 1 Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. 2 Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo». 3 Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. 4 Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? 5 Si poteva benissimo vendere quest’olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei. 6 Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un’opera buona; 7 i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. 8 Essa ha fatto ciò ch’era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9 In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto». 10 Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù. 11 Quelli all’udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l’occasione opportuna per consegnarlo.”

Paragoniamolo a Giovanni che pure viene considerato”vangelo discordante”: Giovanni 12 :1-11 : “1 Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. 2 E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. 3 Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento. 4 Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: 5 «Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?». 6 Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. 7 Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. 8 I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».

Tutto fa pensare che non si può trattare di due episodi diversi,troppe similitudini.Al tempo stesso ci sono discrepanze.In questo caso qual’è il vero testo discordante se non quello di Luca ? E sempre nell ambito della vicenda di Pesach ,sebbene gli altri evangelisti confermano che all arresto di Gesù ci sono seguaci armati,è solo Luca a riportare questo passaggio che appare poco coerente alle successive vicende dei processi a Gesù durante i quali non si fa cenno a questo aspetto per così dire aggravante costituito dalla presenza di uomini armati : Luca 22 : “35 Poi disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». 36 Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. 37 Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori.”

Il vero motivo del “fu annoverato trai malfattori”era un altro secondo lo stesso autore che in questo modo si involve per così dire : Luca 23:1-5

“1 Tutta l’assemblea si alzò, lo condussero da Pilato 2 e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re». 3 Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». 4 Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest’uomo». 5 Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui»

Anche se partiamo dal presupposto che l accusa è falsa e contrasta con “date a Cesare quel che è di Cesare”,in ogni caso cosa ha quindi a che fare l accusa puramente ideologica e politica qua indicata con il fatto del possesso delle armi tra coloro che avevano partecipato all ultima cena e che doveva invece essere quello il fattor determinante che faceva annoverare Gesù tra i malfattori ? Non era strettamente accusato di sedizione armata. Leggiamo che non era considerato membro o capo di una banda di ladri e nemmeno di terroristi armati ma semmai la colpa è ideologica e Gesù viene indicato come aizza popolo,come cattivo maestro.Nella logica della narrazione non era necessario che venivano trovati armati tanto più che Gesù ,figlio di Dio,poteva saperlo e non aveva motivo di armarli inutilmente.O GESÙ NON LO SAPEVA il che contrasta con il carattere profetico dei continui riferimenti evangelici O LO SCRIVE LUCA in base a elementi ignoti.

Che Luca pare che non sa bene di ciò che parla già lo avevo scritto nell articolo su errori ed ipotesi relativi alle profezie quando colloca Nazareth sopra ad un monte presso il lago,circostanza del tutto non corrispondente alla geografia tanto da farla invece coincidere piuttosto con Gamala e dare corpo a tutta una serie di ragionamenti.Del resto non fu testimone diretto ma probabilmente erudito da Paolo di Tarso o da qualcuno a questo vicino.Ad esempio che Paolo conosce una storia diversa lo si evince dal confronto sulla narrazione della morte di Giuda :

Matteo 27
3 Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era
stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete
d’argento ai sommi sacerdoti e agli anziani 4 dicendo:
“Ho peccato, perchè ho tradito sangue innocente”.
Ma quelli dissero: “Che ci riguarda? Veditela tu!”.
5 Ed egli, gettate le monete d’argento nel tempio, si
allontanò e andò ad impiccarsi. 6 Ma i sommi
sacerdoti, raccolto quel denaro, dissero: “Non è lecito
metterlo nel tesoro, perchè è prezzo di sangue”. 7 E
tenuto consiglio, comprarono con esso il Campo del
vasaio per la sepoltura degli stranieri. 8 Perciò quel
campo fu denominato “Campo di sangue’ fino al
giorno d’oggi. 9 Allora si adempì quanto era stato
detto dal profeta Geremia: E presero trenta denari
d’argento, il prezzo del venduto, che i figli di Israele avevano mercanteggiato, 10 e li diedero per il campo del vasaio, come
mi aveva ordinato il Signore

Atti degli Apostoli 1
15 In quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai fratelli
(il numero delle persone radunate era circa
centoventi) e disse: 16 “Fratelli, era necessario che
si adempisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo
Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda,
che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù.
17 Egli era stato del nostro numero e aveva avuto
in sorte lo stesso nostro ministero. 18 Giuda
comprò un pezzo di terra con i proventi del suo
delitto e poi precipitando in avanti si squarciò in
mezzo e si sparsero fuori tutte le sue viscere. 19 La
cosa è divenuta così nota a tutti gli abitanti di
Gerusalemme, che quel terreno è stato chiamato
nella loro lingua Akeldamà, cioè Campo di sangue.

Teniamo conto che non è cosa da poco il fatto che Paolo verso il quale la narrazione di Luca tende oppure è ispirata,nella prima Lettera ai Tessalonicesi smentisce Giovanni quando nel capitolo 10 riporta la parola di Gesù che afferma : 7Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio»

In fondo è anche la Commissione Pontificia ad avallare nei suoi documenti la versione di Giovanni.Sebbene ritenuto discordante.Mentre ho voluto definire Luca,sulla scia di Paolo, approssimativo per via di notevoli incongruenze.Andrebbe allora svolta una riflessione libera dal condizionamento della dottrina ufficiale circa la logica intrinseca ai sinottici e se un giorno lo faremo entreremo nel campo dei visionari perchè dovremo tracciare ipotesi di frontiera piuttosto poco esplorate ed esplorabili.Al contrario Paolo sulla morte di Gesù nella prima Lettera ai Tessalonicesi scrive : “Costoro (i giudei) hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato noi, non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini. Essi impediscono a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano sempre di più la misura dei loro peccati! Ma su di loro l’ira è giunta al colmo” (2,15-16) .Non sto manco a tirare in ballo l ermeneutica perchè non rientra in questo metodo di ragionamento che cerco di portare avanti.

Quanto esposto circa l approssimazione di Luca,inficia la mia ricostruzione ? NO e lo dimostro approfondendo la cronologia questa volta di Matteo.In Matteo 27:63 troviamo “…dopo tre giorni risorgerò” queste sono le parole attribuite a Gesù sebbene poco dopo i presenti si confondono interpretandole come il terzo giorno ma da come esposte attribuendole direttamente a Gesu non sono interpretabili in altro modo se non tenendo conto di quel “DOPO” 3 giorni che impone di contare almeno 3 giorni di luce .Appena prima in Matteo 27:62 troviamo “il giorno dopo la parasceve”,quindi doveva per forza essere uno shabbath di Pesach o del settimo giorno che cadeva una sola notte dopo la crocifissione,mentre in Matteo 27:15 troviamo “il governatore era solito ad ogni festa di Pesach liberare un prigioniero”,evidente che tale festa non era ancora trascorsa.Riassumendo abbiamo un giorno x con festa di Pesach non ancora trascorsa,corrispondente al medesimo giorno x della crocifissione,giorno che coincide anche con una parasceve perchè vediamo come l ulteriore giorno successivo era quello “dopo quello di parasheve” quindi necessariamente uno shabbath.A questo punto termina Matteo 27 e non sta scritto da nessuna parte che tra la conclusione del 27 e l inizio del 28 intercorre una sola notte e che quello era il giorno immediatamente seguente,in Matteo 28:1 semplicemente abbiamo “Passato il sabato(shabbath), all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro”.Neppure necessariamente significa che Pesach e settimo giorno erano il medesimo giorno,cosa vieta che tra la fine del capitolo 27 e l inizio del 28 intercorrevano due notti ? Nulla. Anzi, quello riportato poco fa era il testo Cei ma la Diodati pare invece correttamente riportare il testo greco con “passati i sabati”(uno di Pesach e uno del settimo giorno)che sono shabbath di riposo entrambe,ne deriva che tra il giorno della scelta del prigioniero da liberare ed il giorno di Matteo 28:1 intercorrono sia Pesach sia il settimo giorno.Ma se in Matteo 28:62 come visto abbiamo “DOPO tre giorni resusciterò” perchè non può intercorrere anche un giorno intermedio tra i due shabbath al tempo stesso senza compiere per intero il quarto giorno del segno di Giona che deve rimanere entro tale limite ? Sto parlando del medesimo giorno dopo shabbath quando secondo Luca LE DONNE PREPARANO L OLIO ! Conteggio : Da mercoledi alle 15 a giovedi 1 giorno,da giovedi alle 15 a venerdi 1altro giorno totale 2 giorni,da venerdi alle 15 a sabato un altro giorno ancora totale 3 giorni,la resurrezione arriva la domenica prima dell alba,quindi DOPO tre giorni e prima del termine del quarto giorno ed anche senza che la quarta notte si compie per intero cosi da non smentire il segno di Giona : da mercoledi a giovedi notte 1,da giovedi a venerdi notte 2,da venerdi a sabato notte 3,resurrezione prima dell alba di domenica quindi dopo la terza notte ma prima del termine della quarta.Molto banalmente se tizio ha 20 anni gia li ha compiuti ma non ha compiuto il ventunesimo ancora,quindi vive nel ventunesimo ma DOPO e non prima i primi 20,così come non dopo i primi 21.

Luca ha introdotto approssimativamente anche la questione degli Azimi ? Qua sembra avere sovrapposto i due calendari o confuso le feste : “Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua” (Lc 22,1) . Qua invece la questione are diversa,intanto perchè parla del sacrificio dell agnello che nel calendario ebraico cadeva prima del seder cioè nella parasceve o preparazione (giorno 14 il sacrificio e giorno 15 il seder) ma in quello esseno poteva cadere il giorno medesimo di Pesach (giorno 14 in quanto il tramonto non creava un cambio di giorno),del resto in Esodo 12:6 troviamo “e lo serberete fino al 14 di questo mese allora tutta l assemblea della comunita di israele lo immolera al tramonto “,tuttavia abbiamo da considerare l incongruenza degli azimi che cadono il giorno della parasceve/preparazine di Pasqua: “7 Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. 8 Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare»(Luca 22 :7-8),questo secondo passo è riportato ugualmente da Matteo e Marco,ma il primo giorno degli azimi in entrambe i calendari non dovrebbe cadere dopo Pesach o almeno dopo il seder di Pesach ovvero nei giorni 15 esseno ( Numeri 28:17 “il quindici di quel mese sara giorno di festa (shabbath),per sette giorni si mangera pane azimo”) e 16 ebraico ? Stesso riferimento in Marco 14:1-2 “mancavano due gironi alla pasqua ed agli azimi”.Forse la spiegazione sta nel fatto che sebbene la festa canonica degli azimi è successiva come giorno. gia il giorno di Pesach a prescindere se giorno 14 o 15 di nisam, si comincia a mangiare azimo,in questo caso l unica spiegazione è che Luca Marco Matteo si riferiscono tutti al 14 nisam che era Pesach essena quando gli esseni potevano immolare l agnello senza cambio di giorno al tramonto perchè il giorno era cominciato gia a mezzogiorno ,quindi forse lo immolavano tra la nona e l’undicesima o dodicesima ora ebraica (le nostre 14,00/15,00-17,00 non oltre le 18),nel 1° secolo gli ebrei dividevano il giorno (inteso come periodo di luce), in 12 ore, iniziando dall’alba.ALLA LUCE DI QUESTA IPOTESI CAMBIA LA CRONOLOGIA IPOTIZZATA CIRCA LA SETTIMANA DI PESACH NELLA TRASPOSIZIONE NEL NOSTRO CALENDARIO SOLARE ? Fondamentalmente no perche l olio va preparato/comprato in un giorno non shabbath intermedio tra due shabbath-Per gli esseni era shabbath non il giorno 14 della loro pesach ma il giorno canonico degli azimi che cade il giorno di Pesach ebraico anche shabbath per gli ebrei ed in entrambe i casi per noi durante almeno una porzione del mercoledi.L ultima cena non c e motivo per spostarla dal martedi e rimane confermato essere quella essena.Al mercoledi segue il momento di preparazione dell olio che per noi e circa giovedi dopo le 18,al venerdi inizia lo shabbath del settimo giorno a mezzogiorno per gli esseni alle 18 per gli ebrei quindi al sabato dopo le 18 e fino all alba della domenica sia per gli esseni (gia da mezzogiorno del sabato ) sia per gli ebrei (appunto dalle 18) inizia il primo giorno della settimana ma è solo verso l alba quindi notte/ prima mattinata della domenica le donne si recano al sepolcro (resurrezione da poco avvenuta).Puo essere risorto gia al sabato sera prima di mezzanotte quando per esseni ed ebrei gia era primo giorno della settimana ? Direi che è improbabile che i soldati si erano addormentati gia all inizio della notte (Matteo 28:13 “mentre dormivamo” dicono i soldati circa il momento di sparizione della salma)-

Eppure se gli esseni erano vegetariani di quale sacrificio si tratta ?Cosa veniva immolato? Dai rotoli di Qumrum non si evince che erano vegetariani a meno di volere distinguere qumrumiani ed esseni che potevano essere affini per vari aspetti ma non in tutti. Qua si apre un nuovo capitolo.Dovrei forse anche agganciarmi alla visione teologica di Ratzingher che introduce una ulteriore differenza tra esseni e primi cristiani a partire dall ultima cena ma come detto non è mio intento quello teologico.Per sostenere che quella volta non immolarono l agnello nel mio metodo dobbiamo avere qualcosa di scritto che ci dice che cosi era ma non l ho.Dovrei entrare nelle teorie del complotti giudaico zelota ed antigiudaico sviluppati forse in quei giorni,o forse non ci furono.

@alfredoantonini

 

 

 

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