tempi antichi

CRISTOFORO COLOMBO SVELATO DA RUGGERO MARINO @alfredoantonini (per concessione di @ruggeromarino)

Anni fa ho scoperto gli eccellenti studi di Ruggero Marino,valente giornalista nato in Piemonte.
Mi ha gentilmente concesso di riportare sul blog il concetto saliente della sua teoria e delle sue scoperte in base a quanto ha esposto nel suo ottimo sito al quale Vi rimando per gli approfondimenti https://www.ruggeromarino-cristoforocolombo.com/
Lo ringrazio

Uno dei temi da approfondire circa il viaggio di Colombo è quello dello scopo reale.Trovo molto interessante quanto Marino ci dice circa chi ha sostenuto il viaggio,il Pontefice Cybo sul quale tornerò in seguito e gli ebrei.Era il 1492 l anno della cacciata degli ebrei dalla Spagna ma anche l anno della morte di Lorenzo il Magnifico,dello stesso Innocenzo VIII e dell ascesa dei Borgia.

https://www.ruggeromarino-cristoforocolombo.com/colombo/420-uomini-di-chiesa-ed-ebrei-i-fautori-di-colombo-in-spagna.htmlIl soggiorno di Colombo in Spagna è costellato da rapporti con uomini di chiesa, prevalentemente francescani come i frati della Rabida, e con diversi ebrei convertiti. E’ il caso del cardinale Hernando de Talavera, attraverso cui passano somme di denaro destinate prima della partenza al navigatore e soprattutto dI Luis de Santangel, che è colui che farà decidere Isabella di Castiglia a varare la spedizione, offrendo la somma necessaria alla partenza. Santangel è inoltre socio nella Sanda Hermandad del più importante genovese Francesco Pinelli, “familiare del papa”. La Santa Hermandad anticipa solamente i soldi del primo viaggio ufficiale, che verranno restituiti, dopo tre giorni, con i fondi della bolla della crociata gestita fra gli altri dal genovese Gentili o Gentile, altro uomo del pontefice, visto che la guerra contro i Mori è ormai vinta. Si può pertanto finanziare Colombo. Per la verità il Santangel in diversi testi viene definito conte di Sant’Angelo all’italiana ed un Pinelli era responsabile di Castel Sant’Angelo. Le fortune di Talavera verranno presto meno non così quelle del Santangel. Il tutto conferma una regia diretta dal papa con sangue ebreo Innocenzo VIII, Giovanni Battista Cybo. In una storia cancellata dal successore Rodrigo Borgia, Alessandro V

https://www.ruggeromarino-cristoforocolombo.com/colombo/405-fu-christopher-columbus-un-marrano-ebreo.html “Ci sono un sacco di prove che Christopher Columbus era un uomo di fede che cerca di aiutare i suoi fratelli a fuggire ad una morte certa o alla conversione in Spagna e che sognava di ricostruire il terzo tempio santo di Gerusalemme”, ha osservato Roni Segal, consulente accademico per la Israel Institute di Studi biblici. La Georgetown University linguista Estelle Irizarry ha analizzato centinaia di lettere scritte a mano, diari e documenti di Colombo. Ha trovato che il linguaggio più utilizzato da Colombo erano il ‘Yiddish’ e “Ladino“.
Ladino è la lingua parlata dagli ebrei provenienti da paesi spagnoli. Il suo vocabolario è fatto di parole tratte dallo spagnolo, turco, greco ed ebraico. Oggi, si stima che tra 160.000 e 300.000 ebrei sefarditi (ebrei del Medio Oriente o di origine spagnola) in tutto il mondo hanno una certa conoscenza del ladino. Inoltre colpisce il fatto che in alto a sinistra, nelle 13 lettere Colombo scrisse a suo figlio, si leggono le lettere ebraiche beit-hay (ב”ה). “Anche oggi, gli ebrei osservanti mettono queste lettere ebraiche sui loro documenti”, ha continuato Segal. “E ‘l’acronimo di b’ezrat Hashem (בעזרת השם), che significa ‘con l’aiuto di Dio’. Colombo non ha incluso queste lettere ebraiche nelle comunicazioni inviate ad estranei e le ha omesse nella lettera che scrisse al re Ferdinando“. Diversi studiosi spagnoli, tra cui Jose Erugo, Celso Garcia de la Riega, Otero Sanchez e Nicholas Dias Perez, ritengono che Colombo era in realtà un marrano che cercano di sfuggire alle persecuzioni.
La sua partenza avviene il giorno dopo Tisha B’Av (il 15 ° giorno del mese ebraico di Av, o 3 agosto 1492) quando il primo e secondo templi sono stati distrutti. La data coincide anche con il termine di quattro mesi proposto dal re Ferdinando e dalla regina Isabella per gli ebrei spagnoli a lasciare la Spagna o a convertirsi al cattolicesimo. Nel suo testamento ha chiesto una parte del suo reddito andasse ai poveri e per fornire una dote alle spose bisognose. Si tratta di un’usanza ebraica comune. Inoltre, ha lasciato i soldi per un Ebreo che ha vissuto nel quartiere ebraico di Lisbona. Simon Weisenthal scrive nel suo libro “Vele di speranza” che il viaggio di Colombo è stato motivata dal desiderio di trovare un rifugio sicuro per gli ebrei e per sfuggire all’Inquisizione spagnola. Colombo era un uomo profondamente religioso che ha sempre cercato di finanziare il ritorno di Gerusalemme e la ricostruzione del suo tempio santo.
Colombo ha firmato il suo testamento con una firma triangolare di punti e lettere simili a quanto si può leggere sulle lapidi dei cimiteri ebraici spagnoli. Criptogramma che ordinò ai suoi eredi di utilizzare come simbolo in perpetuo.
Anche se la storia sostiene che viaggio di Colombo è stato finanziato dalla regina Isabella, in realtà sembra che molti conversos ebrei ed ebrei importanti abbiano dato all’esploratore un prestito senza interessi. Numerose sono le citazioni di Isaia e di altri profeti nel “Libro delle profezie”. Alla luce di questi fatti, la scoperta l’America, un paese simboleggiato da tolleranza religiosa e dalla libertà, va di pari passo con la sua eredità ebraica.Nulla di nuovo sotto il sole. Ogni tanto qualche professore rispolvera vecchie teorie senza aggiungere granché. Il primo a sostenere l’ipotesi del Colombo ebreo fu Madariaga. Noi siamo convinti che una componente ebraica in Colombo, nome diffuso fra i giudei, ci sia. Oltre a una profonda conoscenza della Cabbala. Nei nostri libri e nel corso delle ricerche lo abbiamo più volte documentato. Tanto più che anche il “suo papa”, Giovanni Battista Cybo, Innocenzo VIII, era figlio di un Aronne o Abramo. Nomi che suonano come un identikit del sangue.

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