tempi antichi

ADOZIONISMO,ERESIA PAOLINA? NON RISULTA @alfredoantonini

Premessa

Non entro del discorso politico,tantomeno in quello teologico, sull esistenza stessa del concetto di eresia e se è giusto considerare validi o no dei principi teologici che possono essere definiti,a seconda del punto di vita,rigorosi o limitanti.Vi dico subito che secondo la Chiesa latina non esiste eresia paolina sebbene il testo del “credo” smentisce Paolo circa la natura immediatamente divina di Gesù.Tantomeno desidero affermarlo di mia iniziativa ma piuttosto evidenziare le criticità alle quali Paolo espone il suo pensiero.

Eresie antiche

Al Concilio di Nicea voluto da Costantino,per altro ariano,è andata in scena la stigmatizzazione dell arianesimo che forse è stata l eresia più nota,https://alfredoantonini.altervista.org/il-contributo-serbo-e-russo-all-europa-cristiana-parte-uno/ :eresia, di grande importanza per la storia della Chiesa nel IV sec., prende il nome da Ario un prete di Alessandria, educato alla scuola teologica di Antiochia di indirizzo aristotelico e, di conse­guenza, rigorosamente monoteista. Egli negava la distinzione tra Padre e Figlio ed affermava che se Cri­sto è figlio di Dio non è coeterno al Padre, in quanto ha avuto inizio nel tempo, pertanto è inferiore a lui e subordinato. Ario, accusato dal suo vescovo, Alessandro, si trasferisce in Palestina e, successivamente, a Nicomedia, dove viene accolto dal vescovo Eusebio conquistato dalla sua dottrina. Visto il rapido diffon­dersi dell’eresia, nel tentativo di una conciliazione tra ortodossi e ariani, viene convocato il concilio di Nicea (nel 325), il primo concilio ecumenico della Chiesa. Dopo lunghe discussioni dottrinali si giunge alla compilazione del Credo niceno in base al quale il Figlio è “uguale” (homiós) al Padre in quanto a sostanza (homoùsios, “consustanziale”). Gli ariani si dichiarano contrari a tale definizione poiché convinti che una sostanza può generare un’altra solo suddividendosi. L’imperatore Costantino, dopo aver sancito la deliberazione conciliare, decreta l’esilio per Ario e i suoi discepoli. La scomunica e l’esilio non pongono fine al movimento che continua a diffondersi soprattutto nelle chiese orientali. La storia della disputa, che ve­de l’arianesimo definitivamente posto al bando con il concilio di Costantinopoli (nel 381) è complessa e segue numerose vicende. Tuttavia tale dottrina, bandita dalla Grande Chiesa, si diffonde tra i Germani (Goti, Burgundi, Vandali e poi Longobardi).

Abbastanza noto è anche il montanismo : Autore: A. Amato Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello – E. Caruana M.R. Del Genio – N. Suffi) https://www.scrutatio.it/DizionarioTeologico/articolo/2702/montanismo :movimento apocalittico sorto in Frigia, in Asia minore, verso la seconda metà del sec. II (probabilmente tra il 153 e il 156), deve il suo nome a Montano. In realtà, all’inizio, tale movimento fu chiamato dagli avversari ” nuova profezia “; solo più tardi nel III e IV secolo ricevette il nome di ” eresia frigia ” o ” m. “. Montano, che prima della sua conversione al cristianesimo era stato sacerdote di Apollo e di Cibele, dopo il battesimo si sentì chiamato dall’alto a diventare portavoce dello Spirito Santo, profetandone una nuova venuta nella Chiesa e in particolare annunciando la discesa della Gerusalemme celeste (cf Ap 21,1.10) sul villaggio frigio di Pepuza, ritenuto una nuova ” città santa “. Egli si considerò l’incarnazione stessa dello Spirito e l’iniziatore di una nuova fase di rivelazione divina, dopo quella neotestamentaria. Andati distrutti gli scritti e le profezie di Montano e dei suoi seguaci – l’imperatore Costantino ne ordinò il sequestro e Arcadio la distruzione nel 398 -, frammenti e notizie indirette sul movimento sono tramandate da Eusebio di Cesarea ( 340),1 Tertulliano ( 223),2 Cipriano,3 Girolamo,4 Epifanio ( 535).5

Ci sono molti punti in comune tra montanismo e movimento carismatico.Ne feci cenno qua :Praticamente Paolo, sostiene che il suo Cristo conosciuto per rivelazione (Galati 1 11 “Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunciato non è opera d’uomo; “12 perché io stesso non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma l’ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo “) è superiore a quello degli altri e quindi anche di Pietro e Giacomo. In seguito anche i montanisti sosterranno che le rivelazioni di coloro venuti dopo l era apostolare sono superiori.Ed oggi è tipico dei carismatici che non ha caso fanno costante riferimenti alla teologia paolina.https://alfredoantonini-altervista-org.translate.goog/gesue-le-profezieipotesi-ed-errori-aggiornatoalfredo-antonini/?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it.Probabile che tutto ciò vorrebbe servire a dare autorevolezza ai nuovi predicatori.

A dire il vero ce ne sono molte altre di eresie sulle quali ora non mi soffermo.Sono state tutte quante motivo di aspri scontri teologici ed umani e causa di scomuniche anche verso personaggi importanti del cristianesimo dei primi secoli.

Paolo nella lettera ai romani

1 Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il vangelo di Dio, 2 che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture, 3 riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, 4 costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore : https://www.laparola.net/testo.php?riferimento=Romani+1%2C4&versioni[]=C.E.I.

Woytila naviga nel contesto paolino

Giovanni Paolo II con l ausilio di Ratzinger sapeva esattamente in che modo comunicare al fine della catechesi ed era brillante nel riportare Paolo lungo i binari corretti in base alla dottrina ufficiale.

A tale proposito ricordo un omelia del Papa polacco : Se la fede cristiana e la predicazione della Chiesa hanno il loro asse nella Risurrezione di Cristo perché è la definitiva conferma e il definitivo complemento della Rivelazione, come abbiamo visto nella precedente catechesi, occorre anche aggiungere che, in quanto integrazione del mistero pasquale, essa è fonte della potenza salvifica del Vangelo e della Chiesa. Gesù Cristo, infatti, secondo san Paolo, “mediante la risurrezione dai morti” si è rivelato “Figlio di Dio con potenza . . . costituito secondo lo Spirito di santificazione” (cf. Rm 1, 4). Ed egli trasmette agli uomini questa santità, perché “è stato messo a morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione” (Rm 4, 25). Vi è come un duplice aspetto nel mistero pasquale: la morte per la liberazione dal peccato, la risurrezione per aprire l’accesso alla nuova vita.https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/audiences/1989/documents/hf_jp-ii_aud_19890315.html

Qua e nel seguito del suo intervento vediamo come Woytlia dribbla brillantemente la questione, ad esempio modificando il testo Cei,o soprattutto lasaciando pensare che sta sul filo di un percorso stretto tra la modifica e la riaffermazione ,ad una lettrura oggettiva è evidente che Paolo non scrive che Gesù si è rivelato ma dice che si è costituito figlio di Dio con potenza mediante la la resurrezione,Woytila invece scrive che si è rivelato figlio di DIo ed aggiunge costituito con potenza quindi la potenza sarebbe il modo nel quale è avvenuta la costituzione e non sarebbe relativo al tramutarsi in figlio di Dio perchè implicitamente nel contesto delle parole del polacco già lo era dalla nascita, dopo si è solamente rivelato.Ora non dubito che questo è il pensiero di Giovanni Paolo su come sono andate le cose ma dal testo Cei è chiaro che in questa circostanza non è il medesimo pensiero di Paolo.Non si tratta di volere a tutti i costi estrapolare una frase ma quella frase non ha altro significato e per trovarlo un altro bisogna spostare parole ed aggiungere altro.Neanche mi esprimo sulla questione del se ha qualcosa di eretico la frase di Paolo.

Va da se che il polacco non era uno sprovveduto perchè come la giri non sbagli in quanto Paolo, tanto per cambiare ,di versioni sulla divinità gesuana ne da tre quindi contestualizzando una frase come quella che ho riportato, nell ambito della totalità del pensiero paolino ci sta che magari Gesù,sebbene in quella specifica frase il pensiero non è espresso in linea con il catechismo ,può venire depotenziata.Alla fine questa cosa finisce pari.Ma chi decontestualizza di più è il medesimo Paolo sul quale ha scritto un libro Monsignore Pitta della congregazione della dottrina della fede affermando che, si , l uyomo di Tarso ha svolto un grande lavoro esegetico ma anche ha scritto che esiste una riserva sull ipertestualità metalettica, appunto viene fatto presente come ha decontestualizzato e utilizzato a fini suoi le scritture vetero testamentarie,se ricordo bene il libro è questo https://www.ibs.it/paolo-scrittura-legge-antiche-nuove-libro-antonio-pitta/e/9788810410080.Ci sono storici delle religioni che parlano nientemento di paganizzazione sincretistica operata da Paolo .In ogni caso l affermazione del Monsignore non è cosa da poco,pur trattandosi di una figura molto schierata riconosce come in un certo senso Paolo taglia da una parte e cuce altrove in base alla necessità sua,aggiungo io bistrattando il testo originale.

L’adozionismo

Teodato di Bisanzio e i suoi adepti ritenevano che in Cristo vi fosse la sola natura umana. Essi, sulla base di alcuni passi del Vangelo di Marco e della Lettera ai Romani di Paolo, sostenevano che Cristo fosse “figlio di Dio per il suo spirito di santità”, adottato quale figlio dell’unico Dio-Padre all’atto del battesimo, con il quale Dio aveva fatto scendere su di lui la propria approvazione sotto forma di Spiri­to Santo.http://www.luzappy.eu/roman_cristiani/dibattito_interno.htm.Se consideriamo questa descrizione dell adozionismo che pone alla base la frase di Paolo appena vista,troviamo conferma che non si tratta di una rivelazione di ciò che già era ma restava celato ma di una costituzione ex novo di Gesù in figlio di Dio.SI PUO’DISCUTERE DELLA DIFFERENZA TRA ADOTTATO E COSTITUITO MA RESTA IL FATTO che secondo costoro prima non lo era e poi in qualche modo lo è divcentato,ad esempio secondo gli Ebionim giudeo cristianiu lo divenne con il battesimo,secondo Paolo con la resurrezione.Non è dirimente se vogliamo fare rientrare tutte queste sfumature in un unico concetto di adozionismo oppure in concetti differenti perchè resta comunque dirimente che la figliolanza divina subentra ad un certo punto dell esistenza.

Il commento di Woytila sta nel filone del credo dove troviamo “generato e non creato”,appare tuttavia un tentativo forzato di quadrare la dichiarazione di Paolo con la dottrina ufficiale perchè il senso della frase di Paolo è diverso ,la figliolanza si costituisce ad un dato momento e non si disvela.Certo vi sarà venuto in mente quel “padre perdona loro perchè non sanno quello che fanno” dove Gesù la figliolanza la rivendica,questa à una della varie differenze tra Paolo che pone al centro di tutto la resurrezione che libera dai peccati per fede e dona la salvezza mentre Gesù di questi temi parla quasi solo con i Sadducei e pone al centro l avvento del Regno,quello della Gerusalemme Celeste e quello di Israele .Sarebbe kafkiano che gli Apostoli non avevano capito nulla dall inizio ed ancora poco prima dell Ascensione chiedvano a Gesù notizie sulla ricostituzione del Regno terreno dei giudei ed egli non li catechizza manco stavolta circa un errore che stavano compiendo.a dir poco sarebbe rocambolesco il rimanere in piedi di un simile equivoco.Mi pare corretta la seguente valutazione : https://oggi.incristo.net/quando-ristabilirai-il-regno/

Giovanni 8,40Ma ora voi cercate d’uccider me, uomo, che vi ho proposta la verità ch’io ho udita da Dio νῦν δὲ ζητεῖτέ μ ε ἀποκτεῖναι, ἄνθρωπον ὃς τὴν ἀλήθειαν ὑμῖν λελάληκα ἣν ἤκουσα παρὰ τοῦ θεοῦ· τοῦτο Ἀβραὰμ οὐκ ἐποίησεν. Qua il significato invece non è così esplicito come in Paolo perchè volevano uccidere l uomo ma poteva essere anche Dio che si mostrava come uomo,non dice che si è costituito Dio in un dato momento.E’ perfettamente inseito ne contesto giovanneo del logos ,del verbo che si fece carne.La frase di Paolo è invece inserita nel contesto che vede la resurrezione come l unica trave portante ed è evidente che lo stesso Pontefice manco ne vuole sentire parlare di qualche dubbio.A me sembra che pur di mettere al centro la propria visione,nel tentativo di rafforzarla Paolo finisce in una sorta di tunnel dove ottiene l effetto contrario.Cosa pensava veramente ?

Conclusione

Il panorama del primo cristianesimo è composito e controverso,al punto che nella prefazione di un libro del Cardinale Danielou si legge che i giudeo cristiani alla fine del secondo secolo erano considerati eretici.Del resto la storia la stabilisce chi prevale e lo sforzo di Danielou di storicizzare il cristianesimo delle origini oltre una visione di parte,è notevole.Ora alla luce che coloro considerati eretici hanno vissuto a ridosso di quando c era Gesù che predicava e conoscevano bene quell ambiente socioculturale presso il quale aveva predicato ,ci troviamo di fronte a tre possibilità: non avevano capito niente e nessuno a partire dagli Apostoli li aveva corretti,avevano capito ma sono stati denigrati e diffamati,le fonti non sono corrette e generano prima un equivoco in quel tempo e poi una catena di equivoci protratta fino a noi.

@alfredoantonini

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